E' uno dei più importanti musei di storia della moda al mondo.
Nelle sue sale è presentata un’ampia selezione di abiti che va dal Settecento al Novecento, stili e mode si susseguono, abiti antichi e abiti moderni danno testimonianza delle diverse epoche e del variare del gusto nel campo del made in Italy. Essa è rinnovata ogni due anni.
Gli abiti vengono esposti a rotazione per proteggerne l'integrità e per illustrare singole collezioni nella loro completezza.
E’ un museo dinamico che cambia il suo allestimento grazie al continuo incremento del proprio patrimonio per mezzo di acquisizioni quali lasciti e donazioni da parte di privati e istituzioni, e acquisti da parte dello Stato.
Per tutte le esposizioni vengono adottati manichini dalla forma corrispondente alla struttura corporea che varia con il mutare delle epoche. Il corpo femminile infatti, indossando costrittive sottostrutture come i corsetti, veniva gradualmente modificato.
I capi, ogni volta esposti, vengono accuratamente messi in teche di vetro antipolvere con all'interno un complesso processo di areazione per il mantenimento.
Recentemente la Galleria del Costume si è arricchita degli abiti funerari della famiglia Medici.
L'abito di Cosimo I, di sua moglie Eleonora da Toledo e del figlioletto Don Garcia morto all'età di 15 anni dopo essersi ammalato gravemente di malaria.
Essi sono stati recuperati grazie a uno studio e un lavoro di restauro certosino, estrememente complesso fatto e diretto da Janet Arnold.
Erica Piacenza.
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