STRUMENTI DI LAVORO DEL SARTO
IERI E OGGI
Ago,Forbici,Spilli e Ditali,parole magiche di un hobby antico,ma mai fuori moda:il cucito.Attività spesso tramandata di madre in figlia,e che una volta imparata serve a modificare o realizzare abiti e accessori. Partendo dalla cassetta da cucito,possiamo dire che all’interno di quest’ultima non possono mancare:aghi di diverse dimensioni-forbici-cuscinetto per aghi e spilli-ditale-fili e metro. Partendo dall’ago,possiamo dire che è proprio grazie a questo sottile strumento che nasce l’abito.L’ago infatti è,ed era capace di unire due tessuti anche di materiali diversi unendoli tra loro.Inizialmente l’ago non era altro che una parte di animale(ossa),legno o una spina ricavata dalla foglia di Agave,tagliata parzialmente nella parte finale,in modo che restasse attaccata una parte di fibra usata come filo.Il problema dell’ago a quel tempo era che essendo fatto con materiali naturali come lesine,legno e piante non poteva essere troppo sottile o si sarebbe spezzato.Gli aghi quindi essendo abbastanza grossi,lasciavano anche un buco troppo grande,non potendo quindi essere usati su tessuti fini e leggeri,ma usato solo come punteruolo sulle pelli e sul cuoio.I primi ad introdurre gli aghi in acciaio furono gli Arabi.Questi aghi avevano il vantaggio di essere piu resistenti e non pieghevoli in punta.Fu poi a Norinberga che furono perfezionati e fabbricati in modo da essere estremamente funzionali.Un altro strumento abbinato all’ago è il ditale,che aveva la funzione di proteggere le dita delle mani,durante il lavoro di cucito.Il ditale è usato da millenni,con forme diverse,in base al tipo di materiale da cucire,adeguandosi allo sviluppo della struttura dell’ago.I primi ditali risalgono al neolitico e non venivano infilati sulle dita,ma venivano tenuti nel palmo della mano,proteggendo dalla cruna dell’ago,allora molto grossi.I ditali potevano essere fatti in pietra-bronzo e ferro.Il ditale vero e proprio compare piu di 2000 anni fa,con forma ad anello,aperto sulla punta,con incisioni concave sulla fascia.Alcuni “anelli” sono stati ritrovati in Cina in una sepoltura risalente al 200 A.C e negli scavi di Pompei.Il ditale chiuso come quello di adesso si diffonde nel medioevo,con forme bombate in metallo.Questi ditali erano molto costosi anche se non erano fatti con materiali preziosi.Nei secoli seguenti vennero prodotti con materiali preziosi,trasformandosi in piccoli oggetti ornamentali,oltre che strumenti d’uso preziosi come gioielli da esibire.All’inizio del diciannovesimo secolo inizia la produzione industriale,il metallo diventa sottile e la punta abbastanza piatta con la distribuzione dei buchetti regolari.I ditali moderni sono realizzati in acciaio inossidabile ma possono essere costruiti con:vetro-osso-bronzo-ferro-avorio-madreperla-legno-argento-oro.Altro strumento del sarto sono le forbici,utilizzate per tagliare materiali sottili che richiedono poca forza come carta,tessuti,corde,fili ecc..Adifferenza del coltello le forbici sono formate da due lame che possono ruotare attorno a un perno fisso.Lo sforzo è dato mediante l’azione meccanica esercitata sull’impugnatura,formata da due anelli nei quali si infilano il dito pollice ed il medio della mano.Le prime forbici risalgono all’Egitto,nel 300 A.C mentre le prime cesoie risalgono all’epoca Romana intorno al 100 A.C.Non ci furono in questi anni grandi innovazioni nella produzione fino al 1761,quando Robert Hincliffe produsse il primo paio di forbici in acciaio fuso.Hincliffe dovette risolvere una serie di problemi tecnici.Uno dei primi problemi infatti erano i buchi per l’impugnatura.L’unità di misura piu antica del sarto era inizialmente il palmo della mano o spanna,la quale si riportava su uno spago che veniva annodato in corrispondenza della misura presa.Il sistema metrico si ha in Francia nel 1791 in piena rivoluzione.Questi sistemi si sono affermati in tutto il mondo,inizialmente nei paesi non anglossassoni e piu recentemente in quelli inglesi.Nei primi sistemi metrici c’erano due unità fondamentali:il metro per la lunghezza e il grammo per la massa.Il metro infatti è uno di quegli strumenti senza il quale il sarto non puo lavorare con precisione.E’ l’unità di misura del sistema internazionale.In Italia il metro è stato attuato mediante il campione dell’istituto nazionale di ricerca metrologica di Torino.Altro oggetto un tempo utile al sarto erano gli scaldamani in ceramica,utilizzati per scaldare le mani,aggiungendo all’interno dell’acqua calda.Altri piccoli strumenti di ieri e di oggi sono il portaspilli,il gessetto del sarto triangolare e facilmente removibile,Fili e altri oggetti di decorazione come bottoni e cerniere.
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