giovedì 9 maggio 2013

Museo Salvatore Ferragamo











Palazzo Spini Feroni, Firenze, Piazza Trinita

Il Museo Salvatore Ferragamo nacque nel 1995 con l'intento di mostrare al pubblico dei compratori e ai fashion addicted le qualità ed il talento dell'omonimo brand 'Salvatore Ferragamo'; il marchio vantava di qualità tecniche molto sviluppate ed all'avanguardia. Per tali abilità il fondatore del brand, Salvatore Ferragamo era conosciuto nel settore moda come 'il calzolaio delle dive'. La sua fama derivò dalla fantasia e la comodità che il designer fu in grado di coniugare nelle sue invenzioni; egli infatti adoperò una vasta scelta dei colori, creò modelli particolari e rivoluzionari ed infine sperimentò con i materiali, spaziando da semplici tessuti a materiali adibiti all'utilizzo in settori completamente differenti, per esempio l'impiego del cellofan per le tomaie. Le sue creazioni redassero non solo una

Laboratorio del ciclo produttivo.



notevole porzione della storia deldesign di calzature, bensì segnarono e contribuirono la diffusione e lo sviluppo del Made in Italy. Il museo è locato in Piazza Trinita all'interno di Palazzo Spini Feroni, altresì sede del laboratorio artigianale stesso. Pertanto in questo Palazzo che già di per sé stesso era luogo d'arte e di grande ispirazione Salvatore Ferragamo istituì la propria ascesa al successo. Il museo dispone di una collezione che conta oltre 14 mila modelli i quali sono mostrati con rotazione biennale. La collezione delinea perciò il percorso lavorativo del brand, dall'origine ai lavori risalenti ai tempi attuali. L'archivio presenta modelli di scarpa dal timbro elegante e raffinato; le calzature sono realizzate in una quantità di materiali

Alcuni modelli esposti al Museo Salvatore Ferragamo, Piazza Spini Feroni.
 
 


incommensurabile, tra i quali si attestano per esempio modelli in tessuto, in pelle, esemplari con la zeppa in sughero (invenzione peraltro brevettata nel 1936) ed esemplari con le tomaie in rafia o cellofan. Taluni modelli testimoniano il rapporto di Salvatore Ferragamo con figure artistiche di rilievo dell'epoca, come il pittore futurista Lucio Venna.



Alcuni dei cartamodelli originali di calzature
 firmate Salvatore Ferragamo.





Lo stilista di calzature non soffermò il suo studio e la propria attenzione unicamente sul design ed i particolari estetici delle creazioni, piuttosto si ingegnò per produrre una scarpa che rispondesse alle esigenze estetiche e di comodità della persona. In breve il suo obiettivo principale era quello di raggiungere la 'perfetta calzata'. Oltre alla scelta di materiali fino ad allora inutilizzati e dagli effetti particolari, Salvatore Ferragamo si distinse dagli altri calzaturieri per le sue peculiari ed esclusive costruzioni; i modelli erano indubbiamente innovativi. In aggiunta alla individualità intrinseca dei modelli, il famoso couturier produsse scarpe di gusto ulteriormente esclusivo, dall'accento occidentale, esotico ed orientaleggiante. Il suo successo raggiunse il picco quando celebrità del tempo indossarono le sue creazioni e le consacrarono; tra le più grandi dive del cinema che espressero apprezzamento per le sue invezioni ci furono Marylin Monroe, Audrey Hepburn e Greta Garbo.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Alcuni modelli di calzature esposti al Museo Salvatore Ferragamo, Palazzo Spini Feroni.



Essendo quelli ideati modelli molto originali conseguentemente influenzarono in modo notevole la moda internazionale. Le scarpe erano realizzate come opere d'arte, con attenzione ai dettagli ed alle decorazioni; il lavoro era veramente minuzioso ed ovviamente interamente artigianale. Ferragamo voleva garantire la vendita di un prodotto che racchiudesse in sé tre fattori complementari ed interdipendenti: design, comodità e durabilità nel tempo del prodotto, dunque qualità dei materiali componenti e qualità del lavoro di assemblaggio. Un elemento che accrebbe considerevolmente la fama del marchio era infatti la qualità del lavoro e pertanto del prodotto finale che lo contraddistingueva dagli altri brand, produttori di articoli mediocri (Ferragamo infatti iniziò la sua carriera in America che ben prestò lasciò per far ritorno nella sua adorata Italia, patria d'arte e madre di esperti e competenti artigiani; preferì quindi indubbiamente la catena produttiva italiana a quella americana). Un ulteriore elemento che caratterizzò lo sviluppo di un lavoro così sopraffino furono gli studi che Ferragamo condusse al fine di poter confezionare una scarpa perfetta basata su criteri logici e ben fondati (per esempio gli studi di materie come anatomia, ingengneria e matematica).
 
Gli oggetti in esposizione variano ogni due anni in base a temi che sono correlati a moda, arte e cultura. Al suo interno il museo aziendale promuove anche mostre ed eventi legati all'arte e alla cultura, per affermare perennemente l'ineresse che il brand ha esibito con continuità verso la moda e le espressioni artistiche. E' opportuno pertanto sottolineare la singolarità di questo marchio che non ha solcato soltanto il campo della moda, bensì ha percorso e sviluppato svariati ambiti lavorativi, dall'ambito cinematografico a quello letterario, dall'ambito artistico a quello della comunicazione e della tecnologia.







Articolo a cura di Elena Provenzani



 

 

 

 

 
 

 

 


 


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