MUSEO
FERRAGAMO
Quando sono stata
a visitare il museo di Salvatore Ferragamo avevano da poco cambiato
l’allestimento della mostra. Sono stata catapultata più che in un museo, in un
mondo delle favole. Il nuovo allestimento, infatti, si chiama “Il calzolaio
prodigioso, fiabe e leggende di scarpe e calzolai” e, nonostante sia un po’
caotico a mio avviso, dà l’impressione di entrare in una fiaba. All’ingresso
sono esposti numerosi modelli del creativo calzolaio e si ripercorre la sua
storia sin dagli esordi, proprio come fosse una storia magica per bambini. Non
a caso, in una sala adiacente, è proiettato il cortometraggio “White Shoe” del
regista Mauro Borrelli, liberamente ispirato a un episodio della vita del
giovane Salvatore. Racconta, infatti, la prima creazione dello stilista: un
paio di scarpette bianche create in una notte per la prima comunione della
sorellina. Oltre a questo corto viene proiettato anche il film del ’48 “Le
scarpette rosse”.
Tutto è impostato
sulla relazione tra favola, leggenda, mito e scarpe. Dello stilista non c’è
molto in esposizione ma in compenso ci sono molte opere interessanti di altri
artisti che sono stati ispirati o hanno rivisitato il mondo di Ferragamo. Ad
esempio i simpatici dipinti dell’artista americana Ann Craven che ripropone
simpaticamente alcuni modelli dello stilista campano. O ancora gli anfibi alati
di Annette Lumieux, pensati per moderni Hermes, i dipinti di Mimmo Palladino e
uno dei primi manifesti pubblicitari per Salvatore Ferragamo realizzato da Fernando
Baldi.
Elena
Scopetani
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